
Non c'è dubbio! Ad oggi è il più bravo nel saper individuare i punti deboli o ambigui di ogni regolamento e interpretarli a proprio vantaggio senza mai cadere nell'illegalità.
Così fece nel 1994 quando introdusse il discusso sistema del "launch control" sulla Benetton di Schumacher che era contrario allo spirito ma non espressamente vietato. Quel dispositivo permise a Schumy di vincere il suo primo titolo mondiale.
Si ripete poi anche in Ferrari quando fece sviluppare lo studio sui materiali a memoria di forma e sui fondi flessibili che misero letteralmente le ali ad alcune monoposto del cavallino.
E quest'anno assistiamo all'ultima zampata della volpe. L'appello di Parigi difficilmente verrà accolto e quella di Ferrari e Renault è solo invidia. Invidia per non averci pensato loro ed essere stati battuti in creatività da un tecnico che sembrava fuori dai giochi.

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