martedì 22 luglio 2008

Quello che in gara non ha funzionato!!

A riprova del fatto che la Ferrari avesse optato per un assetto aereodinamico piuttosto scarico è data dalle qualifiche del sabato quando in assenza di scie Massa e Raikkonen avevano fatto registrare le velocità di punta più elevate (rispettivamente 319,2 km/h e 318,6km/h). Con questa scelta però il tratto guidato del Motodrome risulta peggio di un campo minato e i tempi ne danno conferma: nel T3 il finlandese si perde al 13° posto e il brasiliano raccatta un appena sufficiente 3° posto, a dimostrazione del fatto di quanto il risultato fosse notevolmente influenzato dallo stile di guida del pilota, in quanto come lo stesso Domenciali ammette "gli assetti non avevano grandi differenze". Nella prestazione, considerando cautelativamente pure il "fuel effect", Ferrari e McLaren non sembravano poi tanto distanti, ma gli assetti aggressivi "da qualifica" si rivelano un arma a doppio taglio trasformando la gara delle Rosse in un supplizio.


Massa non riesce nè ad avvicinarsi al giro più veloce (il suo 1'16''505 è lontano di oltre mezzo secondo dal record assoluto di Heidifield e pure dal record personale di Hamilton 1'16''039) nè a seguire il passo gara di Lewis appena 16 giri (su 67 totali) sotto il minuto e 17 contro i 40 dell'inglese.
A testimonianza di quanto sia difficile da guidare una vettura così, Felipe nel finale brucia i freni arrivando probabilmente al limite di dischi e pastiglie: " avevo un problema, ad ogni frenata usciva molto fumo e nel finale ho accusato anche un pò di fading". C'è un pò di nostalgia nel sentire queste parole, non succedeva dai tempi di Schumacher che si portassero al limite i materiali frenanti arrivando con le pastiglie ridotte ormai a poco cosa. Differenza importante è che però Schumy quei gran premi li vinceva non arrivava certo dietro ad un pilota esordiente alla guida di una monoposto che definire imbarazzante è poco.

Per quanto riguarda Raikkonen non si può fare un'analisi della gara essendo per lunghi tratti rimasto imbottigliato nel centroclassifica, una domanda però sorge spontanea e si può estendere anche a Massa: quando le cose non vanno quanto i due ferraristi sono in grado di suggerire per migliorarle? E quanto invece subiscono passivamente le decisioni della squadra? Michael guidava una monoposto in pratica personalizzata al suo modo di guida, Raikkonen non sopporta un retrotreno instabile ma nei tre giorni del Gp non è mai stato in grado di riportarla alle condizioni che preferisce.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh già stavolta a Massa gli si può rimproverare ben poco, con la macchina in quelle condizioni c'era poco da fare. Ora speriamo solo che in Ungaria la Ferrari presenti finalmente delle migliorie adeguate per recuperare il gap con la McLaren.

Juro ha detto...

Ma che ti devo dire Sara, me lo auguro! Anche se non sono molto ottimista: da quanto mi sembra di aver capito dalle dichiarazioni di Domenicali non ci sono grossi sviluppi in progetto per la F2008 a parte una fantomatica "pinna da squalo" che verrà provata nei prossimi test ma che pare serva solo a stabilizzare meglio la vettura, niente di più. Inoltre la Ferrari è l'ultima scuderia rimasta in F1 a dover ancora provare questa soluzione, soluzione che è stata già scartata per esempio dalla McLaren perchè gli dava troppi problemi col vento laterale. Vedremo se la scuderia di Maranello sarà in grado di giocarsi qualche asso nella manica.