lunedì 21 luglio 2008

Sintesi del Gp di Hockenheim

Così come l’Inghilterra, anche la Germania diventa terra di conquista per Lewis Hamilton, che dopo Silverstone piazza la seconda vittoria consecutiva diventando il leader solitario del Mondiale.

Le Qualifiche. L’inglese dopo aver dominato le prove libere si conquista agevolmente pure la pole position (1′15″666) davanti a Felipe Massa (1′15″859) e ad Heikki Kovalainen (1′16″143), dimostrando così che la McLaren dopo Magny-Course ha fatto notevoli passi avanti.
Quarto posto in griglia per l’italiano Jarno Trulli con la sua Toyota (1′16″191), che all’ultimo giro disponibile piazza un giro capolavoro indigesto ai ferraristi. Quinto è infatti Fernando Alonso su Renault (1′16″385), che beffa di solo quattro millesimi il finlandese Kimi Räikkönen, deludente sesto e in uno stato psico-fisico assai preoccupante.
Ma delude ancora di più Robert Kubica su BMW-Sauber (1′16″521): il polacco ha comunque avuto dei problemi per tutto il weekend.
Ottavo invece Mark Webber con la Red Bull-Renault (1′17″014), che precede il suo futuro compagno di scuderia, il tedesco Sebastian Vettel su Toro Rosso (1′17″244) e il suo attuale compagno di scuderia David Coulthard, decimo col tempo di 1′17″503.
Eliminati in Q2 l’altra Toyota di Glock (11°) davanti alla BMW-Sauber di Nick Heidfeld, disastroso in qualifica; tredicesimo Nico Rosberg su Williams-Toyota davanti alla Honda di Jenson Button ed alla Toro Rosso di Sebastien Bourdais.
Fuori in Q1 l’altra Williams di Nakajima, l’altra Renault di Nelsinho Piquet (il quale però protesta una presunta scorrettezza di Vettel non ravvisata però dagli ispettori), la Honda di Barrichello, e le Force India di Sutil e Fisichella.

Il Gran Premio. I metereologi non preannunciano pioggia per la gara anche se sulla pista soffia un fastidiosissimo vento che potrebbe danneggiare la stabilità delle monoposto soprattutto in uscita di curva e al Motodrome già teatro di numerose uscite in prova e in qualifica. I primi tre si presentano in griglia con gomme dure, Trulli ha le morbide, come Kubica, Rosberg e le Toro Rosso. Al via le prime tre posizioni rimangono invariate, ma Kubica parte benissimo e si riporta sul gruppo, e beneficiando di un tentativo di Alonso di attaccare Trulli, si porta al quarto posto. Ancora disastroso Kimi che perde una posizione e si porta al settimo posto, dietro ad Alonso e davanti a Vettel.

Al terzo giro però il finlandese approfitta del duello Trulli-Alonso per passare lo spagnolo e farsi vedere negli specchietti all’italiano il quale però non cede assolutamente il passo e resiste come può “imbottigliando” nell’arco di due secondi non solo a Kimi, ma anche ad Alonso e Vettel. Nel frattempo in testa Hamilton martella giro su giro ad un ritmo insostenibile per gli altri piloti: in 10 giri ha messo tra sè e Massa ben 7″!
Passano i giri e nel frattempo nel “gruppetto della bottiglia”, Trulli sembra aver trovato un certa tranquillità con circa 1 secondo e mezzo di vantaggio su Räikkönen, e quasi tre su Alonso. In realtà però è Kimi Räikkönen che non riesce proprio a tenere il ritmo di Trulli, che ha le morbide, e resta sempre a meno di un secondo da Alonso.
Al 18° giro, Hamilton e Kubica sono i primi ad inaugurare la pit lane. Il pilota della McLaren riparte dopo 9 secondi, e si accoda a Jarno Trulli, il quale però dopo solo un giro gli cede il passo e si ferma ai box.
Al 20° giro Massa effettua la sua prima sosta, mettendo le morbide e con poca benzina. Rientra al quinto posto. Kovalainen si ferma il giro dopo, e Räikkönen al 22° giro. Anche Kimi mette le morbide, e poca benzina. Rientra davanti a Trulli. Heidfeld si ferma ai box al 27° giro. Glock è l’ultimo a tornare ai box (era terzo) tra i piloti di testa al 29° passaggio.
Ben 7 giri più tardi decide che la gara è troppo monotona così prende l’iniziativa e cerca di dargli una scossa con uno spaventoso incidente causato dalla rottura della sospensione posteriore destra. Detriti ovunque, perché il tedesco si spalma posteriormente sul muretto box. Glock viene aiutato ad uscire dalla vettura, visibilmente scosso. Ed è regime di safety car.

Tutti ai box prima che entri in pista, tutti tranne Hamilton e Räikkönen che proseguono. Al 41° giro, cioè alla ripartenza, Webber si ritira a causa del fumo azzurro proveniente dalla sua monoposto che lascia presagire una bancata. Räikkönen nel frattempo è precipitato in undicesima posizione in occasione dei pit stop. In testa Hamilton, approfittando della pista libera, prova la fuga in solitario mettendo tra sé e Felipe 6 secondi. Kimi nel frattempo riesce a passare Alonso e Rosberg, approfittando di un ingorgo causato da Vettel al tornantino. Approfittando delle gomme morbide, passa pure Vettel ed è ottavo. Adesso è la volta di Trulli, lo vede, lo punta e lo sorpassa: tre sorpassi nel corso di tre giri!
Kimi Räikkönen sta braccando anche Kubica: gli si porta a 8 decimi.

Fase cruciale della gara: Hamilton rientra a 17 giri dalla fine con 16″ di vantaggio su Massa. L’inglese torna in pista ma è dietro Kovalainen. Ora è Heidfeld a condurre le danze, con 11″ su Piquetinho (!) e 13″6 su Felipe Massa. Kovalainen fa passare subito Hamilton che ringrazia e parte all’inseguimento.
Heidfeld fa il giro più veloce per poi fermarsi ai box e così dopo anni di distanza un altro Piquet è in testa al GP! Incredibile. Troppo incredibile tant’è vero che Hamilton non ci sta e recupera in gran fretta su Felipe Massa.
Hamilton si porta sotto a Felipe, ma coloro che si aspettano un duello emozionante in stile Schumy-Hakkinen rimarranno delusi: il brasiliano infatti quasi intimorito si lascia passare per poi cercare in extremis di riprendersi la posizione passando largo, ma Lewis lo accompagna all'esterno.
Räikkönen passa amche Kubica, ma l’attenzione è rivolta tutta su Hamilton che a 8 giri dalla fine si prende nuovamente la testa della corsa passando Piquetinho allo stesso identico modo di come ha passato Massa: all’interno del tornante.
Non succederà più niente fino alla bandiera a scacchi.

Così all’arrivo: Hamilton vince davanti a Piquetinho (!?!) e Massa. Quarto Heidfeld davanti a Kovalainen, Räikkönen, Kubica, e Vettel a chiudere i punti.

Mondiale piloti: Hamilton nettamente in testa con 58 punti, seguono Massa a 54 e Räikkönen a 51. Fuori dal podio Kubica quarto a 48 e Heidfeld quinto a 41 punti.

Campionato costruttori: Ferrari sempre prima a 105 punti, BMW-Sauber seconda ad 89, terza la McLaren con 86. Sempre quarta la Toyota, ferma a 25.

Prossima gara all’Hungaroring, il 3 di agosto.

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