lunedì 28 luglio 2008

La MAXI PINNA

E’ tempo di recuperare i debiti in “scuola” Ferrari in vista del Gp di Ungheria e il circuito di Jerez rappresenta un buon banco di prova per individuare e capire i problemi di Hockenheim. E’ toccato questa volta a Felipe Massa scendere in pista per testare la nuova monoposto, la cui più importante innovazione riguarda il cofano motore sul quale troneggia una maxi pinna che debutterà proprio domenica. Si tratta di una deriva verticale identica a quella utilizzata sia in automobilismo da tutte le macchine che cercano i record di velocità per farle andare dritte sia in aeronautica da tutti gli aerei.

I VANTAGGI - Il progresso principale, secondo la Ferrari, è la maggiore stabilità in curva ottenuta grazie al rollio che determina più appoggio: questo si verifica anche per via della grande leva che è data dall’altezza della maxi pinna. Per contrastare quanto previsto dalle leggi dell’aerodinamica, i tecnici di Maranello, come mostra la fotografia in alto, hanno progettato la parte inferiore della maxi pinna che è più corta e scavata per minimizzare gli aspetti negativi. Grazie a questa particolare soluzione si riduce la resistenza mentre la vena fluida pulita viene portata al centro del flusso diretto sull’ala posteriore, anche se non tutti gli svantaggi vengono eliminati. Possono emergere, almeno in parte, sulle piste con curvoni veloci come Monza e Spa-Francorchamps.

GLI SVANTAGGI – A differenza delle macchine da record che usano la deriva per andare dritte quelle da gran premio hanno anche altre esigenze e la maxi pinna aggrava proprio una delle situazioni già più difficili per le F.1 moderne: la guida con il vento laterale. Inoltre accentua molti altri aspetti (in parte) negativi tra i quali il rollio, l’oscillazione della monoposto intorno all’asse longitudinale. Il trucco è trovare l’equilibrio attraverso un’adeguata messa a punto della macchina.

IL PADRE – Il “padre” della moderna pinna è Adrian Newey, tra i riconosciuti maghi della F.1 moderna. L’ex progettista McLaren ha plasmato la sua Red Bull RB4 attorno a questo elemento a dimostrazione che non si tratta di un particolare di scarsa efficacia. Anche la Renault ha usato la maxi pinna in gara mentre McLaren e Toyota l’hanno provata nei test di Hockenheim, la settimana prima del GP di Germania, scartandola però subito.

OK- Venerdì Massa invece ha percorso a Jerez una quarantina di giri per capire se la deriva verticale potesse adattarsi al circuito di Budapest e il giudizio è stato favorevole: "Sono soddisfatto di come è andato il test in vista del prossimo GP". Poi i responsabili del Cavallino hanno studiato i dati delle telemetrie dando il via libera alla soluzione che è particolarmente efficiente su un tracciato tortuoso, con curve lente, come appunto l’Hungaroring.

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